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RINNOVATE
LE SETTE AUTORIZZAZIONI GENERALI
PER CHI UTILIZZA DATI SENSIBILI E GIUDIZIARI
Le
autorizzazioni generali hanno
efficacia a
decorrere dal
1 ottobre 2000,fino
al 31 dicembre 2001.
Il
Garante per la protezione dei dati personali ha rinnovato le sei
autorizzazioni generali al trattamento dei dati sensibili e quella sul
trattamento dei dati giudiziari.
Il
30 settembre sono scaduti, infatti, i termini di efficacia di tali
provvedimenti a carattere generale che l'Autorità, in base alla legge
n. 675 del 1996, ha rilasciato nei confronti di diverse categorie di
soggetti che, per ragioni di lavoro o di ufficio, utilizzano taluni dati
di carattere giudiziario e sensibile (salute, origini etniche e razziali,
opinioni politiche, convinzioni religiose, appartenenza a partiti o
sindacati).
Destinatari
delle autorizzazioni sono i soggetti privati e gli enti pubblici
economici, quali, ad esempio, datori di lavoro, operatori sanitari,
associazioni e fondazioni, liberi professionisti, investigatori privati.
Le
autorizzazioni operano anche nei confronti delle strutture sanitarie
pubbliche che trattano dati sanitari.
Il
rinnovo, che prosegue l'opera di semplificazione posta in atto dal
Garante, consente alle diverse categorie di soggetti interessati di non
dover richiedere apposite autorizzazioni caso per caso, essendo
sufficiente che si osservino le prescrizioni contenute nei provvedimenti
generali.
Rispetto
alle precedenti, le nuove autorizzazioni non contengono mutamenti
sostanziali.
I
provvedimenti, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n.229 del 30
settembre 2000, avranno efficacia a partire dal 1 ottobre 2000 e fino al
31 dicembre 2001.
Una
delle Autorizzazioni che maggiormente interessano gli imprenditori è
quella concessa per il
trattamento
dei dati sensibili nei rapporti di lavoro.
(Provvedimento
n. 1/2000, pubblicato nella GU n. 229 del 30/9/2000).
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