Malware: privacy ma anche
disponibilità ed integrità dei
dati personali
Antivirus? No, suite*
da un articolo di "Affari e Finanza" di
CLAUDIO GERINO
I
virus in circolazione non sono più quelli di una volta...
Parte
da questo presupposto l'articolo che citiamo di C. Gerino, che osserva
che spesso i codici maligni che entrano nei computer tendono adesso,
oltre che a danneggiare la macchina, ad impadronirsi di informazioni
riservate e ad utilizzare l'elaboratore "infettato" come uno strumento
di diffusione in rete sia del virus stesso, sia di altre attività come
gli attacchi a sistemi informatici diversi, ecc.
Inoltre sono oggi passibili di "infezioni" virali anche i palmari
wireless e i telefonini di ultima generazione.
Così
sono nate le "Suite" che racchiudono in un unico prodotto funzioni
diverse: antivirus, protezione dalle intrusioni, difesa della privacy e,
più recentemente, contenimento dello SPAM.
Insieme alla sicurezza su Internet contro i pirati informatici, poi, si
va diffondendo anche l’esigenza di proteggere i minori dalla
frequentazione involontaria di siti pornografici o pedopornografici.
Verso
cosa stiamo andando? Roberto Puma, dirigente di Panda Software Italia,
spiega che «gli sforzi dei vendor sono volti alla semplificazione delle
strategie di protezione in funzione dei fenomeni sempre più diffusi
quali spam, dialer, spyware, etc. Questi tipi di codici maligni, uniti
ai virus ai worm ed ai trojan rappresentano, oggi, quello che viene
definito per brevità Malware. Gli antivirus rappresentano solo
parte della sicurezza in rete. La corretta sinergia con Firewall, IDS e
altri presidi indispensabili rappresenta la frontiera da raggiungere per
assicurare la necessaria sicurezza».
*
Un unico prodotto svolge funzioni diverse:
antivirus, protezione dalle intrusioni, difesa della privacy e antispam
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