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TECNOLOGIA CERTIFICATA PRODUTTORI E PRIVACY
L'Autorità Garante per la protezione dei dati
personali insieme al Gruppo dei Garanti europei ha segnalato ai produttori
la necessità di progettare i videofonini e le "etichette intelligenti" in modo
tale da escludere fin dall'inizio rischi per la privacy.
''Non e' possibile mettere in commercio un ciclomotore o taluni giocattoli
senza una certificazione che ne attesti la sicurezza. La stessa logica -
continua Rodota' - deve essere adottata per l'insieme delle tecnologie
dell'informazione e della comunicazione"
Rodota' ha infatti messo in luce come ''vi sono usi delle Rfid per sole
finalita' di gestione aziendale che, non implicando trattamenti di dati
personali, sono esclusi dall'applicazione delle relative norme. Vi sono
etichettature di prodotti che, potendo determinare un controllo sui movimenti e
le utilizzazioni degli acquirenti, esigono valutazioni di proporzionalita',
informative adeguate, consenso, esercizio di un "diritto d'uscita" grazie alla
disattivazione dell'etichetta''. Cosi' come vi sono ''impianti di
microchip sottopelle che, potendo portare ad una modifica del corpo contrastante
con la dignita' della persona, devono essere in via di principio esclusi, salvo
casi eccezionali di uso proporzionato alla tutela della salute''.
"La privacy è di tutti", ha sottolineato Stefano Rodotà, ribadendo che gli
interventi dell'authority hanno riguardato "milioni di persone". Nel 2004 il
garante ha raddoppiato rispetto all'anno precedente le risposte fornite a
segnalazioni e reclami (7.770 rispetto a 3.796), ha deciso 731 ricorsi per
sospetta violazione del codice, ha incrementato del 45% le ispezioni e ha
risposto a 13.000 email di cittadini in cerca di informazioni, mentre 10.000
sono state le risposte a richieste di informazioni per telefono.
Per consultare la relazione:
http://bach.drt.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1090745
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