La privacy nelle Università
Gli Atenei italiani sono pronti per adottare i regolamenti per l’uso dei
dati sensibili e giudiziari, seguendo lo schema di regolamento
predisposto dalla Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui)
ed approvato dal Garante della privacy.
Si tratta di un regolamento
che gli atenei dovranno necessariamene adottare per poter trattare i
dati sensibili e giudiziari (ad esempio i dati utilizzati ai fini della
ricerca o nella gestione dei rapporti di lavoro).
«L’attività che ha portato
alla realizzazione di questo importante protocollo - spiega Francesco
Pizzetti, presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati
personali - testimonia la crescita di sensibilità oggi riscontrabile
nelle Università italiane, che si dimostrano sempre più attente e
consapevoli rispetto a tematiche strategiche come quelle che riguardano
la tutela della privacy».
«Grazie all’impegno di raccordo svolto dalla Crui - dice Vincenzo
Milanesi, rettore delegato alla privacy per la Conferenza dei rettori -
il sistema universitario italiano si è dotato con tempestività di uno
strumento che dà la possibilità a ciascun ateneo di adottare il proprio
regolamento relativo ai dati sensibili e giudiziari, adeguandosi alle
esigenze di legge e ponendosi all’avanguardia su una tematica di
rilievo, ancora poco recepita dalle istituzioni pubbliche del nostro
Paese».