LOG DI NAVIGAZIONE E PRIVACY
La questione
Ogni datore di lavoro
può attraverso un software controllare i log di navigazione dei
propri dipendenti. E' possibile conoscere i siti e addirittura le
pagine visitate da ogni postazione di lavoro.
Il punto di vista del
datore di lavoro
Il datore può
utilizzare il controllo dei log come strumento per verificare che
il dipendente non navighi in internet a scopi personali e che non
scarichi materiale illecito (controllo delle risorse aziendali).
Il punto di vista del
dipendente
Il controllo sull'uso
delle dotazioni aziendali del dipendente può finire per essere
anche un controllo più invasivo e per di più occulto. Diritto alla
riservatezza dunque.
L'approccio corretto
Lo Statuto dei
lavoratori prevede il divieto di controllo a distanza
dell'attività del lavoratori e i log possono rappresentare anche
questo.
E' dunque corretto che il datore di lavoro non ecceda nei
controlli, finalizzandoli a obiettivi condivisi, e informi i
dipendenti prima di installare strumenti di controllo (fini del
controllo, modi e tempi di conservazione dati, soggetti incaricati
di trattarli ecc.).
Il lavoratore saprà di
essere monitorato e rimanderà le navigazioni fuori dall'ambiente
lavorativo e lo farà con cognizione.