GUIDA ALLA PRIVACY SU INTERNET
Di Stephen P. Morse (traduzione
A. Salmaso, revisione A. Gulino)
TRATTO DAL SITO
WWW.MOZILLAITALIA.ORG
http://www.mozillaitalia.org/articoli.php?idcat=9
Contenuti dell'articolo (La richiesta di una pagina - Dopo la ricezione
della pagina - Scaricare un file - Cookie - I Cookie esterni - Tenere sotto
controllo i Cookie - Evitare i Cookie - Invio di informazioni tramite i moduli -
L'utilizzo delle proprie password - Mascherare il proprio indirizzo Internet
Introduzione
Questo documento spiega qual è il grado di privacy che ci si può attendere
di preservare durante la navigazione del world-wide web e come sia possibile
mantenere il controllo sulle informazioni personali che vengono comunicate
all'esterno. È importante sottolineare subito che di norma nessuno può ottenere
informazioni personali del navigatore a meno che questo non lo consenta
esplicitamente.
Un sito ha vari modi per ottenere informazioni sul navigatore. Alcune vengono
comunicate automaticamente nella procedura di richiesta della pagina che si
vuole visitare. Una volta ricevuta la pagina, il sito può richiedere al browser
un certo numero di ulteriori informazioni. Mentre la pagina viene trasmessa, il
sito potrebbe tenere traccia delle azioni del navigatore e memorizzare queste
informazioni nel disco rigido del navigatore stesso (cookie) avendo la
possibilità di rileggerle successivamente. Una volta inviate, le informazioni
inserite dal navigatore nei moduli delle pagine web vengono memorizzate dal
gestore del sito. Il seguito di questo documento coprirà ciascuno di questi
aspetti in dettaglio.
La richiesta di una pagina
Quando si richiede una pagina da un sito, alcune informazioni personali
vengono comunicate al sito. In particolare, al sito vengono trasmesse le tre
informazioni elencate di seguito. Oltre a ciò, al sito non viene concesso di
ottenere ulteriori informazioni personali senza il tuo assenso — al sito non è
comunicato l'indirizzo e-mail né il tuo nome.
1. Ambiente operativo
Il sito viene informato su particolari dell'ambiente operativo di navigazione
come il browser in uso e probabilmente il sistema operativo su cui gira. Ciò
aiuta il sito a visualizzare la pagina richiesta nel miglior modo. Ad esempio,
al sito potrebbe essere comunicato che si sta utilizzando la versione italiana
di Mozilla 1.0 sotto il sistema operativo Windows Millenium Edition. Queste
informazioni non sono in alcun modo personali e quindi la loro divulgazione non
compromette la propria privacy.
2. Indirizzo Internet
Al sito viene comunicato l'indirizzo Internet che si possiede al momento. Questo
è anche detto indirizzo IP personale (IP è l'acronimo di Internet Protocol). Il
sito necessita di questo indirizzo per sapere dove inviare la pagina richiesta.
Gli indirizzi IP vengono generalmente registrati a nome di Internet Service
Provider e non ad individui; ogni volta che ci si collega via linea telefonica
ad un Internet Service Provider, esso assegna casualmente uno dei suoi indirizzi
IP per la durata del collegamento. Quindi il sito visitato può determinare, ad
esempio, che un abbonato ad America On Line ha richiesto una pagina, ma non può
determinare quale abbonato.
Il proprio indirizzo IP non è il proprio indirizzo di posta elettronica — sono
due cose completamente distinte. Il nostro indirizzo e-mail è l' indirizzo a cui
ci viene spedita la posta elettronica e ci identifica univocamente nel
cyberspazio come il codice fiscale può identificarci nel mondo reale. Il proprio
indirizzo IP, è invece un indirizzo temporaneo che viene utilizzato
limitatamente alla durata del collegamento per poter ricevere le pagine che si
va a visitare. Non è parte della propria identità più di quanto lo sia il numero
di un telefono pubblico dal quale si effettua una chiamata.
In ogni caso, se si desidera evitare che il proprio indirizzo IP venga
divulgato, si rimanda alla sezione Mascherare il proprio indirizzo Internet.
3. Referrer (Il referente)
Il sito viene inoltre informato da dove si sta arrivando. In altre parole, esso
è al corrente di quale pagina si stava leggendo al momento di fare click sul
collegamento alla pagina che si va a richiedere. Questo permette al sito di
conoscere quali altri siti hanno riferimenti ad esso. Inoltre, nella navigazione
del sito stesso, consente al sito di sapere qual è l'ultima pagina visitata
dall' utente.
Dopo la ricezione della pagina
Per visualizzarle, il browser elabora le pagine ricevute. La pagina può
contenere dei programmi, chiamati codici JavaScript, che il browser provvederà
ad eseguire. I codici JavaScript sono in grado di leggere alcune informazioni
riguardo il nostro computer e quindi rispedirle al sito.
Si può comunque impedirlo facilmente, se lo si desidera. L'esecuzione o meno dei
codici JavaScript può essere abilitata nelle preferenze del browser. La
condizione predefinita è di abilitare l'esecuzione JavaScript. Modificando tale
preferenza, si impedirà al sito di richiedere e trasmettere tali informazioni.
Le informazioni che un sito può richiedere tramite l'uso di JavaScript
solitamente non sono critiche. Queste includono il numero (ma non i nomi) dei
siti visitati in precedenza, se il proprio browser è abilitato o meno
all'esecuzione di programmi scritti in un linguaggio chiamato java, il numero e
il tipo di plugin che sono stati installati nel browser, la larghezza e
l'altezza della finestra del browser, ecc..
I codici JavaScript normalmente non sono capaci di ottenere informazioni
personali che potrebbero seriamente compromettere la propria privacy. Ad ogni
modo, con il consenso dell'utente, JavaScript può ottenere molte altre
informazioni personali. Infatti, potrebbe addirittura leggere informazioni da
file arbitrari del proprio disco fisso e ritrasmetterle al sito. Ma prima che
tutto ciò avvenga l'utente deve concedergli dei permessi speciali. L' utente
verrà infatti messo al corrente del fatto che il sito stia tentando di usare
JavaScript oltre i limiti imposti, tramite una finestra di dialogo richiedente
maggiori privilegi per i codici JavaScript. Non si dovrebbero concedere tali
privilegi a meno di non aver assoluta fiducia nel sito. Una volta che non
vengano concessi tali privilegi, i codici JavaScript verranno eseguito in modo
innocuo.
Scaricare un file
Quando si richiede un file (al contrario di una pagina web), consuetudine
vuole che venga comunicato il proprio indirizzo e-mail prima di ottenere il
file. È possibile conoscere quando si sta per richiedere un file in quanto il
suo indirizzo inizia con ftp:// anziché il più comune http://.
Una delle preferenze determina se il proprio indirizzo e-mail debba essere
comunicato come password quando si richiedono file. Tale preferenza è
inizialmente impostata in modo da non comunicare il proprio indirizzo e-mail
cosicché, a meno di non cambiare tale impostazione, questo non verrà divulgato.
Consentire di essere tracciati tramite i Cookie
Non potendo sapere chi sono, il sito non ha la possibilità di collezionare
informazioni sulle persone e non è a conoscenza delle volte che esse possono
aver visitato il sito. Non è a conoscenza di ciò che esse hanno compiuto mentre
visitavano il sito, al di là di qualche informazione sul sito di provenienza.
Esistono però casi in cui potrebbe risultare conveniente all'utente se il sito
potesse ricordare alcune informazioni ottenute durante la sua ultima visita. Ad
esempio, se la volta precedente si stava leggendo un lungo documento e si era
arrivati a pagina 18, sarebbe utile se alla visita successiva il sito potesse
riportarci direttamente a pagina 18.
L'unico modo che il sito ha di ricordare informazioni che può associare ad un
particolare utente è memorizzarle nel disco fisso dell' utente e rileggerle la
volta successiva che questo si trovi ad interagire con il sito. Queste brevi
informazioni vengono chiamate - in mancanza di un nome migliore - cookie
(biscotto -N.d.T). Chiaramente il sito non ha la possibilità di memorizzare
direttamente informazioni nell' elaboratore dell' utente, ma richiede al browser
di farlo in sua vece. Il browser non memorizzerà cookie senza il permesso
dell'utente (vedere il paragrafo Tenere sotto controllo i Cookie). Quando un
sito viene autorizzato a memorizzare sul nostro computer un cookie, potrà
leggerlo senza dover chiedere ulteriori permessi. Il sito può leggere però
soltanto i cookie da lui stesso creati — non può leggere i cookie memorizzati da
altri siti.
In ogni caso è bene chiarire che un sito non ha la possibilità di scrivere in
posizioni arbitrarie del nostro disco fisso. I cookie che vengono memorizzati
sono raccolti all' interno di un preciso file. Inoltre il sito non può scrivere
in tale file senza il permesso dell' utente. Analogamente, il sito non può
leggere dati in modo arbitrario dal disco fisso.
Se un sito ha la possibilità di memorizzare un cookie, può tenere traccia delle
azioni che l' utente compie al suo interno scrivendo in un cookie che provvede a
tenere aggiornato. Ciò significa che può compilare un profilo dell' utente.
Questo può essere una cosa buona o meno in relazione a cosa il sito intenda fare
di tali dati. Ad esempio, potrebbe essere una buona cosa che un venditore di
libri sia a conoscenza che si è cercato spesso libri sui cani, in modo da
portare alla propria attenzione che dall' ultima visita è uscito un nuovo libro
sui cani. Potrebbe essere una cosa non buona se poi tali informazioni venissero
vendute al canile comunale per fare controlli incrociati su potenziali
possessori di cani non regolarmente registrati.
I Cookie esterni
Quando un sito memorizza un cookie, esso è l' unico abilitato a leggerlo in
futuro. Questo consente al sito di costruire un profilo su quello che l' utente
ha fatto durante la navigazione del sito stesso, ma non durante la navigazione
al suo esterno. Questo garantisce che le informazioni che sono state
collezionate sull' utente (sempre con il suo consenso) sono specifiche al sito e
nessuno possa costruire un archivio universale.
Supponiamo però che visitando il sito agnelli.com, un cookie venga memorizzato
non da agnelli.com ma da un sito di marketing chiamato volpi.com. Angelli.com
può permettere una cosa simile semplicemente inserendo un' immagine posta in
volpi.com nella propria home page. Avviene così che andando a visitare
agnelli.com si contatta anche volpi.com per ottenere l' immagine, consentendo in
quel momento anche a volpi.com di memorizzare un cookie. Supponiamo che
volpi.com abbia tra i suoi clienti molti altri siti, i quali ospitano le sue
immagini. Volpi.com potrà costruire un cookie contenente le informazioni
accumulate in tutti questi siti. Più sono i siti nei quali volpi.com ha la
possibilità di porre le proprie immagini e più dettagliato sarà il profilo che
può costruire su di un utente.
Questo tipo di cookie, memorizzati da siti diversi da quello che si sta
visitando, vengono chiamati cookie esterni. Se si temono le implicazioni che i
cookie esterni possono avere riguardo la propria privacy, è possibile concedere
il permesso solo ai cookie ordinari e non a quelli esterni.
Tenere sotto controllo i Cookie
Il modo in cui viene concesso ad un sito di utilizzare (scrivere e/o
leggere) i cookie è controllato dalle preferenze. È possibile impostare le
preferenze in modo che il browser conceda al sito di leggere tutti i cookie
(scritti dal sito o meno), leggere solo i cookie da lui impostati, o
disabilitare l'uso dei cookie da parte dei siti. Inoltre, le preferenze possono
essere impostate in modo tale da essere avvertiti ogni volta che un cookie venga
memorizzato. Subito dopo l'istallazione del browser le preferenze vengono
impostate in modo da consentire a qualunque sito di usare qualunque cookie senza
avvertimenti prima della scrittura; sarà quindi necessario modificare tali
preferenze se si desidera un comportamento differente.
Se non si considerano i cookie un'intrusione nella propria privacy e non si bada
a chi memorizzerà cookie nella propria macchina, le impostazioni predefinite
andranno bene. Se si è invece dei maniaci della privacy probabilmente si
escluderà totalmente l'utilizzo dei cookie. Una via di mezzo può essere
rappresentata nell' avere la convenienza di utilizzare i cookie per alcuni siti
in particolare (ad esempio la propria società di brokeraggio la quale potrebbe
richiedere i cookie per esaminare il proprio portafoglio di azioni), proibirne
l'uso ad altri siti specifici (magari noti per avere discutibili politiche di
mercato), e ricevere un avviso per i cookie memorizzati dai rimanenti siti.
Tale comportamento è possibile ottenerlo abilitando nelle preferenze i siti ad
utilizzare i cookie previa avviso. In questo caso, verrà visualizzato un
messaggio ogni qual volta un sito richiede la memorizzazione di un cookie. Il
messaggio specifica qual è il sito che ha effettuato la richiesta (potrebbe
anche non essere il sito in cui sta navigando al momento, nel caso di cookie
detti esterni) e chiederà se si desidera consentirne la memorizzazione. Chiederà
anche se si desidera di ricordare tale decisione nei riguardi di tale sito. Se
si accetta il cookie e si decide di ricordare la decisione, il browser
consentirà automaticamente tutti i tentativi successivi di memorizzare un cookie
da parte di questo sito, senza presentare ulteriori avvisi. All' opposto se si
rifiuta il cookie e si decide di ricordare la decisione, il browser rifiuterà
automaticamente future richieste di memorizzare cookie da parte di questo sito.
Utilizzando Gestione cookie, è possibile visualizzare la lista dei cookie che
sono stati memorizzati nel proprio computer, oltre alla lista dei siti per cui
esiste una decisione di rifiuto/permesso memorizzata. Qui è possibile eliminare
in modo selettivo ciascun sito o cookie dalle liste.
Evitare i Cookie
È giusto far notare che anche se i cookie vengono disabilitati, il sito può
avere ancora modo di tenere traccia degli spostamenti del visitatore, per lo
meno fin tanto che esso rimane al suo interno. Viene di seguito presentato un
esempio.
Il sito può memorizzare informazioni nell' indirizzo piuttosto che in un cookie
nel disco fisso dell' utente. Ciascun collegamento che il sito rende disponibile
contiene l' indirizzo della prossima pagina da caricare. Il sito ha però la
possibilità di personalizzare tale collegamento in modo specifico per ciascun
utente in modo che possa anch' esso contenere alcune informazioni.
Per chiarire il concetto, supponiamo di visitare un sito chiamato
ticontrollo.com. Il sito ci si presenterà con la sua home page e tale pagina
conterrà un collegamento alla seconda pagina. Quello che vedremo sarà del testo
che descrive il collegamento (ad esempio, visitate la nostra seconda pagina).
Oltre al testo visibile, il collegamento conterrà anche l' indirizzo della
seconda pagina, ad esempio ticontrollo.com/secondapagina. Supponiamo però che il
collegamento nella home page non contenga solamente ticontrollo.com/secondapagina
ma qualcosa del tipo ticontrollo.com/secondapagina?0. Il ?0 potrebbe stare ad
indicare che non abbiamo ancora visitato la seconda pagina. Quando si clicca in
un collegamento che dalla seconda pagina riporta alla home page, il sito
presenterà una pagina leggermente differente. Il collegamento verso la seconda
pagina infatti ora conterrà ticontrollo.com/secondapagina?1. Il sito ora
utilizza la pagina stessa (piuttosto di un cookie) per tenere traccia dei posti
che abbiamo visitato e dove abbiamo cliccato.
La buona notizia è che questa forma di tracciamento funziona solo durante la
permanenza nel sito. Una volta che si visualizza una pagina al di fuori di esso,
tutte queste informazioni vengono perse. Se ritornassimo più tardi ci verrebbe
presentato nuovamente il collegamento ticontrollo.com/secondapagina?0.
(Ovviamente se si memorizza nei segnalibri una pagina da tale sito, anche le
informazioni contenute nel collegamento verrebbero memorizzate con il
segnalibro, venendo ritrasmesse ogni volta che si decida di visitare la pagina
tramite il segnalibro)
Invio di informazioni tramite i moduli
È comunque possibile fornire volontariamente delle informazioni ad un sito,
ad esempio compilando e inviando un modulo presentato dal sito. Tutte le
informazioni da noi inserite nel modulo, una volta premuto l' apposito pulsante
presente nella pagina, verranno inviate al sito. Questo è quindi libero di
memorizzare tali informazioni in un suo archivio ed utilizzarle a piacimento.
Attualmente molti siti stanno auto imponendosi delle politiche sul trattamento
dei dati personali. Tali siti determinano una loro politica e rendono
disponibili informazioni dettagliate a riguardo.
È bene tener presente che in molti paesi fuori dall'Unione Europea non vi è
alcuna norma riguardo alle dichiarazioni sul trattamento dei dati, pertanto i
gestori di tali siti possono dichiarare qualunque cosa. Quindi la morale è che
la decisione finale sul voler o meno inviare dei dati personali ad un sito
dipende in quanta fiducia si ripone nel sito. Si potrebbe essere inclini nel
credere alle politiche dichiarate da http://www.mozilla.org, mentre essere a
ragione dubbiosi su quelle di http://www.vitruffiamo.com.
Potrà facilmente accadere di dover inserire le stesse informazioni nei moduli di
diversi siti. Ad esempio, tutti i siti che vendono qualcosa probabilmente
richiederanno nome, indirizzo a cui spedire la merce, ed il numero di carta di
credito. Alla lunga questo diventa tedioso. L'alternativa è di far salvare le
informazioni a Gestione moduli per un particolare modulo e quindi far compilare
automaticamente tali informazioni la prossima volta che si dovessero incontrare
gli stessi dati in altri moduli. Gestione moduli salva le informazioni nella
propria macchina e non in un sito esterno. Quando Gestione moduli compila in un
modulo alcuni dati in automatico, questi non vengono comunicati al sito fino a
che non si decida di inviare l'intero modulo. Anche in questo caso l'utente
mantiene il controllo della situazione e nessuna informazione viene trasmessa
all' esterno se non dopo una sua consapevole decisione.
L'utilizzo delle proprie password
Capita spesso al navigatore di essere registrato presso molti servizi sparsi
in differenti siti. Una registrazione produce in genere un nome utente ed una
password personali. Ogni qual volta si voglia usufruire del particolare
servizio, è necessario compilare un modulo dove inserire il nome utente e la
password scelti per quel sito. Per evitare di dover ricordare una password
differente per ogni sito, in modo particolare quelli visitati raramente, alcune
persone utilizzano ovunque la stessa password. Lo stesso vale per il nome
utente, a meno che non sia già stato usato da qualcun' altro.
Quindi tutti i siti in cui queste persone si sono registrati sono entrati in
possesso di due importanti informazioni personali — il nome utente e la
password. Un amministratore di sistema poco scrupoloso di uno qualunque di
questi siti possiede sufficienti informazioni per sostituirsi all' utente presso
uno degli altri servizi ai quali è registrato. Ciò potrebbe risultare innocuo se
si abusa di un account altrui per leggere sul sito di un quotidiano quello che
succede nel mondo. Ma potrebbe risultare ben più dannoso se il disonesto
riuscisse a indovinare il nostro servizio di brokeraggio e dopo un login con il
nostro nome effettuasse delle transizioni.
Il modo per proteggersi è, ovviamente, utilizzare password differenti in
ciascuno dei siti in cui ci si registra. Questo però implica di dover ricordarsi
tutte le password utilizzate. La funzione Gestione password del browser può
ricordare il nome utente e la password inseriti l' ultima volta che ci si è
collegati ad un sito, e compilarli automaticamente nel modulo di accesso in
occasione delle successive visite. A questo punto è possibile inviare le
informazioni di accesso con i valori pre-compilati, o modificare tali valori
prima dell' invio.
Gestione password consente inoltre di visualizzare quali nomi utente sono stai
memorizzati per quali siti, o di eliminare in modo selettivo i dati memorizzati.
Mascherare il proprio indirizzo Internet
Alla richiesta di una pagina da un sito, il browser ha la necessità di
comunicare al sito il proprio indirizzo Internet (indirizzo IP) in modo che il
sito possa sapere dove spedire la pagina. Questo è in effetti l' indirizzo di
ritorno del navigatore. L' Internet Service Provider possiede molti indirizzi IP
che gli appartengono. Ad ogni connessione l' utente ne riceve uno in prestito,
limitatamente alla durata del collegamento telefonico. Per cui ad ogni
connessione si ottiene un nuovo indirizzo IP.
Alcuni utenti possiedono un loro indirizzo IP fisso che utilizzano ogni volta
che si connettono ad Internet. Questi sono comunque una minoranza e sicuramente
chi ne fa parte è a conoscenza di questo fatto. Quindi se non si ha sentito dire
nulla a riguardo, si può assumere di ricevere un indirizzo IP diverso ad ogni
sessione.
Pur essendo solo un indirizzo temporaneo, si potrebbe desiderare di non farlo
conoscere a un sito che si intende visitare. Se il browser non fornisse questa
informazione però, il sito non saprebbe dove consegnare la pagina che gli è
stata richiesta. Quindi questo è un tipo di informazione che non si può chiedere
al browser di non rivelare.
Se si vuole veramente nascondere il proprio indirizzo IP al sito, è necessario
utilizzare un sito intermediario in cui si ripone fiducia. Si comunica all'
intermediario il nome del sito che si vuole visitare; l' intermediario richiede
la pagina in nostra vece, utilizzando il suo indirizzo IP come indirizzo di
ritorno; quindi, dopo aver ricevuto la pagina la rispedisce verso il nostro
indirizzo. Il sito che ha fornito la pagina non vedrà mai il nostro indirizzo
IP.
Esistono diversi siti che forniscono un servizio simile. È possibile utilizzare
il proprio motore di ricerca preferito per trovarli. Delle buone chiavi di
ricerca possono essere navigazione e anonima (o anonymous e surfing).
TRATTO DAL SITO
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