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SPESE
PER LA SICUREZZA IN CRESCITA A VELOCITA' RECORD. PERCHE'? 1000 VIRUS AL
GIORNO NEL 2001 HANNO ATTACCATO LE NOSTRE AZIENDE
parzialmente
tratto da "La Repubblica" del 17
febbraio 2001 pag. 31
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Quando,
dove
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La
notizia
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Il
commento
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ITALIA
2001-2005
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Aziende: 1000 virus al giorno
Misure
di sicurezza?
Antivirus
89%
firewall 56% controllo accessi Ced 63% controllo connettività
42% controllo proliferazione utenti 37% cifratura 22%
fonte
"La Repubblica" del 17/02/2002
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Il
trasferimento di dati rilevanti per l'azienda in formato
elettronico rende la sicurezza un problema strategico.
Il
legislatore nella normativa privacy, oltre a tutelare
l'interessato, ha a cuore anche un interesse sociale: evitare
danni all'economia derivanti dalla perdita di dati
aziendali.
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I virus informatici sono
l'incubo delle aziende italiane che nel 2001
hanno speso 187 milioni di Euro (circa 360 miliardi di lire) per
proteggere reti e database.
Da
uno studio realizzato sentendo 200 responsabili di sistemi
informativi di medie e grandi imprese risulta che, mediamente le aziende italiane che operano
via Internet, subiscono 1.000 attacchi al giorno da parte di oltre 200
diversi ceppi di virus informatici. Tali attacchi colpiscono la posta
elettronica i
server ed i PC.
Per questo motivo, le imprese investono
sempre maggiori risorse nella difesa di database e reti.
La
materia della sicurezza informatica rientra a tutti gli effetti nella
normativa privacy. Accanto difatti alle misure di sicurezza per la
tutela della riservatezza dei dati sono previste misure per la tutela
della disponibilità degli stessi.
A
nostro parere il legislatore, oltre a tutelare l'interessato, ha a cuore
anche un interesse sociale: evitare danni all'economia derivanti dalla
perdita di dati aziendali.
Si
prevede che gli investimenti per la sicurezza informatica
delle aziende, in
Italia arriveranno a più di 1.500 miliardi di lire ( 772 milioni di
euro) da oggi al 2005.
Ma
quale è l'attuale situazione?
L´80% delle aziende
italiane con più di 20 addetti usa il web in modo intenso. Poco meno
dei 2/3 dei manager intervistati ha
dichiarato che la propria impresa persegue una politica per la sicurezza
tecnologica.
La maggior parte delle risorse
destinate alla sicurezza vengono impiegate per i sistemi
antivirus (li utilizza l´89% delle aziende intervistate) per i firewall
(adottati dal 56%). Diffusi anche il controllo degli accessi al
Ced (63%), la gestione della connettività (42%), la proliferazione
degli utenti (37%) e la cifratura dei dati (22%).
Secondo l´amministratore delegato della Colt, Achille De Tommaso, «le
imprese italiane stanno trasferendo sul web parti importanti della
propria attività, come gli ordini e i rapporti con la clientela
esponendosi a potenziali rischi. Per questo - ha aggiunto - la sicurezza
sta diventando un problema da affrontare in chiave strategica».
parzialmente
tratto da "La Repubblica" del 17
febbraio 2001 pag. 31
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ATTUALITA' AZIENDE E PUBBLICHE AMMINISTRAZIONE
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