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Carte processuali riciclate e tutela della privacy


tratto dal sito www.altrenotizie.it del 06/04/05 

 

La giustizia ricicla le carte processuali: ruoli d'udienza nel segno della violazione della privacy

Latina - Tempo fa, quando la legge sulla privacy era stata appena introdotta, si era presentato il dilemma se applicare fuori delle stanze d’udienza, il nome degli imputati o delle parti civili. La necessità di preservare coloro che si erano rivolti alla giustizia o coloro che dovevano subire un processo, aveva portato alcuni magistrati ad applicare nel ruolino esterno, solo il numero del procedimento.

 

 Purtroppo tale esigenza cozzava con quella delle parti processuali, che non sempre avevano a portata di mano il numero del procedimento e cercavano invano il loro nome, quindi marcia indietro, e nome scritto sugli elenchi esterni.

 

La novità importante, oggi, è invece una privacy annientata dall’esigenza di poter utilizzare qualsiasi foglio reperibile, infatti i ruoli d’udienza vengono stampati dietro carte processuali che riportano altri procedimenti, evidentemente esauriti, o i cui fogli sono duplicati, con tanto di nome delle parti e capo d’imputazione, anzi per la verità ieri ve ne era uno anche con l’atto d’appello presentato dall’avvocato.

 

Ora, se la giustizia è in crisi, e non ci sono fondi nemmeno per la carta, questo non giustifica la sistematica violazione di chi, necessitato da accadimenti della vita, si è trovato intrappolato in procedimenti vari. Ha diritto alla sua privacy, così come è giusto portare a conoscenza di tutti, i mali endemici che affliggono l’economia giudiziaria. Insomma un riciclaggio di carta, non depurato dai fatti altrui e la giustizia?