ACCORDO
DI SCHENGEN
La
legge n. 675
del 1996, a cui ha fatto seguito, nel 1999 il relativo decreto
di attuazione, scaturisce come adempimento di un obbligo imposto
all'Italia dall'accordo di Schengen.
Il
nome di tale accordo deriva dalla cittadina lussemburghese, Schengen
appunto, dove, il 19 giugno 1990, venne stipulata la Convenzione attuativa di un
accordo precedentemente raggiunto, nel 1985, tra Belgio, Francia,
Germania, Lussemburgo e Paesi Bassi.
Oggetto
del primo accordo dell'85 e di quello, attuativo del 1990, e' la
graduale abolizione dei controlli sulle persone alle frontiere comuni e
dunque la piena liberta' di circolazione.
All'accordo
originario hanno successivamente aderito altri paesi, tra cui anche
l'Italia.
Proprio
all'interno dell'accordo di Schengen ha trovato spazio, nell'ambito
della garanzia delle libertà fondamentali e della dignità delle
persone, la tutela della riservatezza e dell'identità personale.
L'accordo
difatti ha imposto ai Paesi aderenti l'adozione, entro il 31 dicembre
1996, di una legge di tutela rispetto al trattamento dei dati personali.