Legge privacy 675 analisi dei rischi          PERFORMANCE DEI SITI ISTITUZIONALI

 

 

 

Home - Consulenti Privacy

 

:. CHI SIAMO - CONTATTI

 

SERVIZI CONSULENZA

:. RISPOSTE PARERI SULLA PRIVACY

:. CONSULENZA PRIVACY

:. DOCUMENTO PROGRAMMATICO

:. VERIFICHE GRATUITE 

:. FORMAZIONE PRIVACY 

:. SICUREZZA INFORMATICA

:. NOTIFICAZIONE AL GARANTE

 

SEZIONE INFORMATIVA

:. PRIVACY IN PILLOLE

:. SANZIONI

:. CHI DEVE ADEGUARSI?

:. CONTROLLA ADEMPIMENTI

:. CODICE PRIVACY E NORMATIVA

:. PRIVATI E DIRITTO ALLA PRIVACY

 

ARTICOLI PRIVACY

dal 1997

 

NEWS ARTICOLI  

 

NORMATIVE ATTINENTI

:. TESTO UNICO BANCARIO

:. LEGGE 626/94

 

FAQ

 

SITI UTILI

 

:. Tribunali italiani

 

Policy privacy

 

PERFORMANCE DEI SITI ISTITUZIONALI

 (Estratto dal rapporto redatto dalla facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Trieste, coordinato da Francesco Pira e pubblicato sul sito www.comunicatoripubblici.it)

Per il quarto anno consecutivo, la facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Trieste si è cimentata in un’analisi delle performance delle principali istituzioni italiane sul web.

Al centro dell’analisi la capacità delle istituzioni di comunicarsi ai cittadini via Internet, e di sfruttare le caratteristiche delle reti telematiche, per migliorare l’erogazione di servizi e informazioni. 

Il quadro generale emerso dallo studio è abbastanza positivo, essendo complessivamente migliorata la qualità dei siti web cui era stata rivolta l’attenzione negli scorsi anni. Buona performance dei siti ministeriali, tutti in sensibile miglioramento, anche se sono ancora scarsi i livelli di interattività del portale del Ministero dell’Interno e di quello per le Politiche Ambientali.

Pienamente soddisfacenti il sito del Governo, il cui trend positivo dura da tre anni, e che si riconferma fra i migliori del settore pubblico. In questo caso è ormai lecito parlare di un vero e proprio “portale”, con contenuti di elevata qualità che trattano argomenti e avvenimenti del mondo politico in generale.

Molto positivi i risultati dei Ministeri delle Politiche Agricole, della Sanità e dell’Innovazione Tecnologica, e lo stesso può dirsi i siti delle due Camere, e per quello della Polizia, che però, pur presentando una variegata offerta di contenuti, manca di un motore di ricerca.

Decisamente negativi, invece, i giudizi relativi al sito dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e del Corpo Forestale dello Stato. In tali casi, infatti, ad un quasi inesistente livello di interattività, che testimonia l’incapacità di aprirsi ai propri pubblici per recepirne le istanze, si accompagnano livelli insoddisfacenti di fruibilità, che rendono i siti poco più che vetrine telematiche, in cui le istituzioni rendono conto esclusivamente della propria esistenza. 

Più in generale, dall’analisi svolta sembra sempre urgente e necessario un approfondimento della dimensione interattiva e dello studio dell’immagine coordinata delle istituzioni on line: il cittadino da una parte deve poter riconoscere l’istituzione su Internet da una serie di elementi grafici coordinati e da un sistema di identità visive coerenti; dall’altra, soprattutto, deve poter essere ascoltato e coinvolto in un processo comunicativo di cui egli stesso possa essere fonte e destinatario.

Il bello della rete è che consente ai soggetti di comunicazione, in questo caso le istituzioni pubbliche, di massimizzare la cultura dell’ascolto e di dare vita a un rapporto con i cittadini più veloce e su argomenti specifici. In questo senso gli sforzi da fare sono ancora tanti, se si escludono alcune felici eccezioni.

Questo per quanto riguarda i siti istituzionali, la cui crescita seppur lenta e difficoltosa sembra incontestabile.

 RITORNA ALLA SEZIONE ATTUALITA' AZIENDE E PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI