PRIVACY,
ISPEZIONI A COMUNI E CNR: RAFFICA DI MULTE
Le
violazioni contestate
violazione
delle norme sulla videosorveglianza e sulle notifiche (nei
confronti del Cnr) e, salva altra valutazione sul merito,
inottemperanza all’obbligo di fornire informazioni e di esibire
documentazione richieste dall’Autorità, nel caso dei due
Comuni.
Sanzioni
amministrative per
un importo complessivo di circa 25.000 euro
e
ispezioni ancora in corso
CNR
Due
contestazioni per oltre 13.400 euro sono state notificate nei
giorni scorsi al Cnr.
L’Ufficio
del Garante, a seguito dell’esposto di un lavoratore, ha
accertato la presenza di un sistema di videosorveglianza dotato di
una telecamera con ampio angolo visuale, in grado di riprendere il
passaggio delle persone che entrano nel campo visivo.
Al
Cnr è stata contestata la violazione della normativa sulla
privacy per non aver preventivamente informato il pubblico e i
lavoratori attraverso avvisi e cartelli della presenza della
telecamera.
Nel
corso dell’istruttoria, inoltre, l’Autorità ha anche
accertato che nella notificazione con la quale il Cnr aveva
comunicato all’Ufficio i trattamenti di dati personali, l’ente
non aveva specificato questo genere di attività (immagini
delle persone trattate attraverso l’impianto di
videosorveglianza). Omissione per la quale all’ente è possibile
pagare in misura ridotta 10.329 euro.
COMUNI
Il
Comune di Lecce (che si è già avvalso della facoltà di pagare
in tempi brevi in misura ridotta solo 5.164 euro), è stato
"multato" per non aver fornito informazioni richieste
dall’Ufficio nel corso di accertamenti svolti a seguito
della segnalazione di una dipendente comunale.
L’interessata
aveva denunciato la possibile violazione della normativa sulla
privacy, poiché l’assessore al personale avrebbe diffuso, nel
corso di un’intervista ad un’emittente locale, informazioni
relative allo stato di salute della dipendente e alle sue assenze
per malattia.
Constatata
l’inerzia dell’amministrazione locale, che non aveva fornito
alcun chiarimento su quanto lamentato, l’Autorità ha provveduto
a sanzionare il comportamento omissivo del Comune,
riservandosi ogni altro provvedimento sul merito della vicenda.
Caso
analogo quello del Comune di Bari, al quale il Garante si era
rivolto per conoscere informazioni sull’installazione di
telecamere nelle auto della polizia municipale finalizzate al
controllo delle infrazioni compiute dai cittadini.
Oltre
ogni elemento utile sulla vicenda, segnalata da un abitante, l’Autorità
chiedeva all’ente locale, in particolare, se l’installazione
fosse avvenuta nel rispetto dei principi dettati in materia di
videosorveglianza.
Trascorso
il termine fissato senza aver ricevuto alcuna comunicazione,
l’Autorità, riscontrando la violazione dell’art. 32 della
legge 675/1996, ha applicato al Comune la sanzione
amministrativa del pagamento di 5.164 euro.
Entro
30 giorni dalla notifica delle sanzioni Cnr e Comune di Bari
potranno ancora far pervenire scritti difensivi o chiedere di
essere sentiti dall’Autorità. Trascorso questo termine dovranno
provvedere all’effettivo pagamento delle somme.
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