Opensource
non significa gratis. Vuol dire che il codice sorgente del software
é a disposizione insieme al programma.
Opensource
significa che il software é aperto e puó essere arricchito da
qualsiasi contributo intellettuale.
Tutti
coloro che vogliono possono contribuire a migliorare il programma,
studiandone il codice sorgente.
Linux
é un esempio. Tanti programmatori collaborano allo sviluppo di Linux...
Un
programma si dice invece compilato se é chiuso, ovvero
non permette modifiche.
La
maggior parte dei software é di questo secondo tipo. Perché? Per
tutelare la proprietá intellettuale, in un'ottica molto economica e
poco etica del concetto di diritto d'autore.
A
parte queste considerazioni, ció che rileva dei programmi opensource ai
fini della legge sulla privacy e della sicurezza informatica, é che i
codici sorgente siano aperti e permettano dunque il controllo.
Ai
fini della sicurezza é possibile difatti verificare come il programma
gira, cercando eventuali errori che potrebbero danneggiare il sistema.
Oltre
poi agli errori (involontari), ancora piú insidiosa é la possibile
presenza di algoritmi inseriti dolosamente per permettere l'accesso a
dati riservati presenti sul disco fisso.
In
poche parole il software stesso potrebbe contenere meccanismi che
violano la riservatezza dell'utente-cliente e non é possibile
controllarlo.
Per
comprendere l'importanza del problema é sufficiente pensare alle
conseguenze di un sofware dolosamente predisposto per curiosare nei dati
detenuti da ospedali, tribunali, uffici delle entrate...
Meditiamo!