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ALLO SMAU 2001 SI E' PARLATO ANCHE DI PRIVACY

In occasione del convegno intitolato "Carta d’identità elettronica e firma digitale: dalle parole ai fatti", che ha avuto luogo il 18 ottobre presso lo SMAU 2001 di Milano, l'Autorità Garante per la privacy ha manifestato il timore che il progresso tecnologico, impiegato anche per rendere più facili i rapporti tra cittadini e Pubblica Amministrazione, configga con il rispetto della riservatezza e sicurezza dei dati personali.

L'istituzione dei documenti elettronici, l'interscambio di informazioni tra le varie istituzioni, la verifica delle in informazioni elettroniche, implicano una il rischio di minacciare la privacy dei dati personali.

Ciò che si prospetta, stante anche la complessità della legislazione italiana, é la proliferazione e la duplicazione degli archivi e dei documenti elettronici da parte di soggetti pubblici.

Per il momento il Garante, nel parere fornito alla Presidenza del Consiglio sul Testo Unico delle norme in materia di documentazione amministrativa, ha espresso due importanti principi:

- l’introduzione, nella carta di identità elettronica, di altri dati diversi da quelli anagrafici (es. le impronte digitali) è necessaria una normativa chiara che dia le massime garanzie ai cittadini  

- l’accesso, da parte di una amministrazione, agli archivi di un’altra amministrazione, deve essere considerato possibile in quanto utile per fini di semplificazione e rapidità, ma deve essere regolamentato, attribuendo codici di accesso personalizzati e di uso esclusivo del cittadino che ha dato il suo consenso

In quest'ottica potrebbe essere opportuno prevedere  diversi livelli di accesso da parte delle varie amministrazioni.

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