Privacy
e Carta di Venezia
Si
tratta di una dichiarazione sottoscritta da 27 Paesi in cui si conviene
sulla necessita’ di consolidare principi e criteri comuni per la
protezione dei dati personali, specialmente in considerazione dello
sviluppo tecnologico applicato al trattamento dei dati.
Ecco
qui di seguito il testo:
"I
commissari per la protezione dei dati dei diversi Paesi riuniti a
Venezia in occasione della 22ma Conferenza internazionale sulla privacy
e la protezione dei dati personali convengono sulla necessità di ribadire
principi e criteri comuni per la protezione dei dati in una
situazione in cui si fanno sempre più pervasive le tecnologie di
trattamento dei dati, aumenta il numero dei soggetti che possono
utilizzarle e si intensifica ogni giorno di più la circolazione delle
informazioni su scala mondiale.
Esistono
già molti documenti internazionali in materia, dalle Linee-guida
dell’OCSE alla Convenzione del Consiglio d’Europa n. 108, alle
direttive dell’Unione europea, alle risoluzioni e raccomandazioni di
organismi internazionali.
Questi
documenti costituiscono già un significativo nucleo di riferimento di
principi assistito da largo consenso e rappresentano un punto di
partenza per un lavoro comune, al fine di giungere alla loro
applicazione a livello mondiale tenendo conto dei numerosi mutamenti
tecnologici e sociali.
Alla
luce del riconoscimento della privacy come diritto fondamentale della
persona e quale elemento costitutivo della libertà del cittadino, il
nostro obiettivo dovrebbe essere il riconoscimento a livello globale di
linee-guida per il trattamento dei dati personali
-
ribadendo
il carattere vincolante di tali principi, relativi in particolare alle
finalità della raccolta, alla lealtà e trasparenza del trattamento
(con particolare riferimento ai c.d. trattamenti invisibili), alla
proporzionalità, alla qualità dei dati, alla durata della
conservazione, all’accesso e agli altri diritti degli interessati;
-
rendendo ancora più effettiva la tutela degli interessati attraverso un
controllo indipendente dei trattamenti e la disponibilità di mezzi di
ricorso facilmente utilizzabili;
-
rafforzando le garanzie per particolari trattamenti di dati come quelli
genetici o legati alle diverse forme di sorveglianza elettronica.
Ai
cittadini verrebbe
così assicurato universalmente un livello di garanzie adeguato e
maggiormente condiviso, indipendentemente dal luogo in cui i dati sono
trattati e dagli strumenti con i quali tali garanzie sono attuate a
livello nazionale e internazionale.
I
commissari per la protezione dei dati e la privacy opereranno con altri
soggetti al fine di meglio definire ed attuare i principi riconosciuti a
livello globale".