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COMMISSIONE EUROPEA: CONSULTAZIONE ON LINE SULLA TUTELA DEI DATI PERSONALI

Sono arrivati i risultati della consultazione lanciata on line dalla Commissione Europea.

La tua voce in Europa 

Invitati ad esprimere la loro opinione i cittadini (in quanto soggetti "interessati") e le imprese (nella figura dei titolari e/o responsabili del trattamento).

La Commissione ha ricevuto oltre 9.000 risposte provenienti da  cittadini e circai 1.000 da imprese. Quasi la metà delle risposte proviene dalla Germania, seguon Regno Unito, Spagna e Francia. L’Italia è al settimo posto per le risposte fornite dai cittadini ed al quinto posto per quelle delle aziende.

Cittadini: percepiscono la tutela della privacy come ancora insufficiente e ritengono basso il livello di conoscenza delle norme. Bassa di conseguenza  la consapevolezza circa i diritti e le modalità d’esercizio degli stessi.

Le maggiori paure riguardano la privacy dei dati finanziari e sanitari, specialmente nelle transazioni on line.

Imprese: chiedono maggiore flessibilità nell’applicazione delle norme. In particolare per quanto riguarda il trattamento dei dati sensibili vorrebbero eliminare la lista dei dati sensibili, sostituendola con un approccio aperto in cui un dato è sensibile non se rientra nella lista, ma se esiste un rischio reale per la privacy della persona a cui si riferisce. Per quanto riguarda il trasferimento dei dati verso Paesi terzi oltre a maggiore flessibilità le imprese chiedono maggiore uniformità nell’attuazione della direttiva comunitaria da parte degli stati.

Le imprese ammettono comunque, nella stragrande maggioranza dei casi, che la normativa sulla protezione dei dati personali è necessaria e che l’esercizio del diritto di accesso da parte degli interessati non ha in realtà comportato rilevanti aggravi a livello organizzativo.

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