ASL
e privacy dei pazienti
In
breve
Accertamenti
del Garante su un'azienda sanitaria romana per non aver rispettato le norme
sulla privacy.
I
fatti
Per
il rilascio della tessera per l’esenzione dal pagamento del ticket la Asl ha
chiesto ad una donna anche copia del certificato medico che attesta la malattia
dalla quale è affetta e che le dà diritto all’esenzione.
Non
essendo possibile fare una fotocopia al momento la donna si era dovuta recare
presso un tabaccaio dove aveva trovato in attesa altri malati che seguivano la
stessa trafila. Per avere la copia del certificato, dove era indicata la
diagnosi di tumore, era stata dunque costretta ad esibirlo al tabaccaio del
quartiere dove abita.
La
donna aveva allora denunciato il caso con una lettera ad un quotidiano.
Interviene
il Garante per la tutela dei dati personali
Appresa
la notizia Il Garante ha disposto accertamenti per verificare:
-
se vi sia stato un eccesso nella richiesta di dati personali all’interessata;
- le
misure che intende adottare la ASL alla luce dell’entrata in vigore del Codice
sulla privacy, per assicurare il più possibile la dignità e la riservatezza
delle persone che si recano presso i suoi uffici.
L'azienda
sanitaria dovrà comunicare al Garante quali procedure utilizza per il rilascio
dei documenti che consentono l’esenzione dal pagamento del ticket ed in base a
quale norma verrebbe richiesta copia del certificato medico.
La
disciplina prevede
Il
nuovo Codice infatti prescrive una serie di accorgimenti che dovranno essere
adottati dalle strutture sanitarie per migliorare il rapporto quotidiano con gli
assistiti: istituzione di appropriate distanze di cortesia, adozione di postazioni
di lavoro riservate che non permettano, durante i colloqui, di far conoscere
ai vicini informazioni sullo stato di salute, maggiore tutela del
segreto professionale (al quale ora è tenuto anche il personale
paramedico).
Nel
caso l’azienda sanitaria non ottemperasse alle richieste del Garante rischia
una sanzione amministrativa da 4.000 a a 24.000 euro.