Legge privacy 675 analisi dei rischi             Morosità e legge privacy

©CONSULENTIPRIVACY.IT

 

 

 

Home - Consulenti Privacy

 

CHI SIAMO - CONTATTI

Mappa del sito

 

SERVIZI DI CONSULENZA

 

:. QUESITI E PARERI SULLA PRIVACY

:. PARERI LEGALI

:. CONSULENZA LEGALE

:. ADEGUAMENTO-CONSULENZA

:. DOCUMENTO PROGRAMMATICO

:. VERIFICHE GRATUITE

:. FORMAZIONE 

:. SICUREZZA INFORMATICA

:. NOTIFICA AL GARANTE

 

SEZIONE INFORMATIVA

:. PRIVACY IN PILLOLE

:. SANZIONI

:. CHI DEVE ADEGUARSI?

:. CONTROLLA ADEMPIMENTI

:. CODICE PRIVACY E NORMATIVA

:. PRIVATI E DIRITTO ALLA PRIVACY

 

ARCHIVIO E NEWS dal 1997

 

NORMATIVE ATTINENTI

TESTO UNICO BANCARIO

LEGGE 626/94

 

FAQ

 

SITI UTILI

 

Policy privacy

 

 

Morosità sanate e privacy               

REF: centrali rischi, rifiuto credito, privacy e morosità, accesso al credito, difesa del consumatore

Problemi di accesso al credito per dati errati o non aggiornati? Vi assistiamo NOI

 

Cancellazione dei report errati o non aggiornati  

 

LINK UTILI

 

Dalla newsletter del Garante privacy del settembre 2003

 

I dati personali di un consumatore contenuti nella banca dati di una “centrale rischi” privata in relazione ad una sua posizione debitoria, devono essere cancellati quando è trascorso un anno dall'avvenuta regolarizzazione dell'inadempienza

Il principio è stato ribadito dall’Autorità che ha accolto il ricorso di una persona che aveva invano chiesto ad una “centrale rischi” privata che il suo nominativo fosse  cancellato dalla banca dati in quanto il suo inserimento era  avvenuto a causa di pregresse sofferenze sanate da quasi due anni .

La centrale rischi comunicava che non intendeva accogliere la richiesta del cliente, ritenendo adeguata la propria decisione di sospendere la visibilità dei dati verso terzi. 

Questa misura temporanea non è stata giudicata soddisfacente e conforme a quanto stabilito dall’Autorità nel provvedimento a carattere generale adottato, secondo il quale i dati relativi agli eventuali inadempimenti sanati senza perdite, debiti residui o pendenze, devono essere cancellati dalle banche dati di queste società private entro un anno dalla loro regolarizzazione. 

È stata quindi ritenuta illecita ogni ulteriore conservazione dei dati della ricorrente e, pertanto, è stato ordinato alla “centrale rischi” di cancellare  i dati personali oggetto del ricorso entro il termine di trenta giorni., imputandole, nel contempo parte delle spese del procedimento.