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CHE
COSA CERCA SU INTERNET IL
GARANTE DELLA PRIVACY, STEFANO RODOTA'?
Informazioni
in materia dal mondo, approfondimenti legati alla giurisprudenza,
oltre a consultare il sito del suo ufficio, evitando così di
conservare informazioni cartacee.
«Ho
cominciato a usare Internet, per motivi legati all'attività del mio
ufficio, 6 anni fa per verificare le garanzie assicurate negli altri
Paesi, conoscere le violazioni più recenti, avere il polso
dell’opinione pubblica mondiale».
Nell’arco
della giornata lavorativa, quando è nel suo ufficio, sono molte le
ore passate online. «Per ogni intervento, sia riguardo alla
verifica di violazioni sia legato a nuove iniziative, consulto anche
le fonti presenti sul Web. In questo periodo seguo particolarmente
gli sviluppi dei diritti fondamentali compresi nella nuova
Costituzione europea ».
Nel
dettaglio, quali sono i siti che visita più assiduamente? «Non
sono molti, ma di alta qualità. Il mio ruolo non consente di
segnalare alcun sito in particolare se non quello del mio ufficio, www.garanteprivacy.it, fonte ufficiale della normativa in Italia».
Come
privato, invece, cosa cerca sul Web? «Mi sto avvicinando all
’e-commerce, scoprendo la comodità degli acquisti in rete».
Come
giudica la qualità dei siti informativi in Italia? «L’elemento
più rilevante è l’apertura da parte delle istituzioni.
Già
oggi, ma ancor più in un futuro prossimo, i cittadini possono
essere informati sulle attività degli enti ed evadere le proprie
pratiche.
Una
rivoluzione al servizio delle persone».
(articolo
di Maurizio Cannone pubblicato sul Corriere della Sera di martedì 1
ottobre 2002 "Stefano Rodotà: «Sul Web una rivoluzione al servizio dei cittadini»)
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