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MASSIMA SEMPLIFICAZIONE PER I MEDICI DI FAMIGLIA 

 

Dopo le polemiche degli ultimi mesi sulle novità introdotte dal "Codice sulla privacy" in vigore dal 1° gennaio 2004, il Parlamento è pronto a fare marcia indietro. 

 

LE CRITICHE DEI MEDICI

 

Prima tra tutte, la tutela del rapporto di fiducia con il paziente, che secondo i medici sarebbe intaccato dal divieto di chiamare i cittadini per nome e cognome. 

 

Chieste semplificazioni su comunicazione e registrazione del consenso al trattamento dei dati sensibili, che i medici dovranno annotare al più tardi entro il 30 settembre 2004. 

 

Criticate le ricette "criptate": a partire da gennaio 2005, secondo il Testo unico, le prescrizioni a carico del Ssn dovranno prevedere un tagliando a copertura delle generalità dei pazienti. Dati che saranno invece omessi sulle ricette non rimborsabili. 

 

Contro queste regole aveva dato battaglia nelle ultime settimane soprattutto la Fimmg, col risultato di ottenere dal Garante l'impegno a snellire le procedure - con moduli prestampati per la raccolta del consenso e la notifica solo una tantum all'Authority il "sì" al trattamento dei dati - e a consentire l'appello nominale dei pazienti negli ambulatori.

 

LE MODIFICHE ALL'ESAME DEL PARLAMENTO

 

Niente numeri, in sala d'attesa il medico chiamerà per nome. 

Niente più obbligo, per medici di base e pediatri, di notifica al Garante del trattamento dei dati più sensibili, come dati genetici, indicativi della vita sessuale o dello stato di salute. 

Cancellato il dovere per i medici di adeguarsi entro il 30 settembre alle regole sul consenso. 

Le ricette potranno essere criptate soltanto su esplicita richiesta del paziente, sempre che sia davvero informato. 

 

Se le modifiche saranno approvate, i medici vedranno soddisfatte quasi tutte le richieste avanzate negli ultimi mesi da FnomCeO (Ordini dei medici) e Fimmg (medici di famiglia) al Garante per la privacy e al ministro Girolamo Sirchia.